Crollo Ponte Morandi: Autostrade non ha ripreso l’incidente a causa di un guasto alla centralina. Nessuna manomissione da parte della società.
Risolto il giallo intorno al black out delle telecamere di sorveglianza di Autostrade che hanno smesso di funzionare proprio nei minuti in cui il Ponte Morandi crollava tragicamente sulla città di genova. Il caso è stato al centro di un’indagine da parte delle autorità che hanno escluso l’ipotesi di una manomissione del materiale video da parte della società.
Crollo del Ponte Morandi: un guasto alla centralina delle telecamere di Autostrade
Stando a quanto raccolto dagli inquirenti, le telecamere di Autostrade non hanno ripreso il crollo del cavalcavia a causa di un guasto alla centralina, dovuto probabilmente al maltempo. Nella stessa giornata infatti, il sistema elettronico aveva avuto altri problemi e momenti di black out.
Nessuna manomissione da parte di Autostrade
Il sistema elettrico della centralina che gestisce le telecamere sarebbe saltato a causa del carico dell’acqua. Le immagini a disposizione sono state registrate grazie all’intervento manuale di un operatore che ha girato la telecamera puntata sullo svincolo nel momento in cui ha visto che gli automobilisti stavano frenando in maniera anomala sul cavalcavia. A quel punto però il ponte era già crollato.
Toninelli: “Convenzione unica una vergogna consumata ai danni dello Stato”
Intanto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli è tornato a puntare il dito contro Autostrade: “Convenzione unica del 2007 siglata dal governo con la società è un perfetto scandalo bipartisan, una vergogna consumata a mio avviso alle spalle dello Stato e dei cittadini. Una delle anomalie peggiori sta nel ginepraio regolatorio che genera confusione di ruoli sulle verifiche di sicurezza. Ma per fortuna il Codice della strada addebita chiaramente la responsabilità sostanziale al concessionario”.
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